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DPCM. 17 maggio 2020
Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
q) sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza. Sono altresì esclusi dalla sospensione, a decorrere dal 20 maggio 2020, i corsi abilitanti
e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole, secondo le modalità individuate nelle linee guida adottate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l’infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o istituti comprensivi;
r) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
DPCM del 04/05/2020
Articolo 1
Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
Ritiro libri a scuola
I genitori che intendono ritirare i libri di testo dei propri figli devono
- presentarsi nei rispettivi plessi
- nei giorni e negli orari stabiliti
- rispettando le norme comportamentali previste dalle Ordinanze Ministeriali relative all’emergenza Covid-19:
- dotati di mascherina e guanti
- rispettando le distanze fra le persone
- con il giustificativo per uscire di casa e presentarsi alla scuola in base alla normativa di Legge
La seguente comunicazione è stata inviata anche sulla posta del registro.
Scuola secondaria di I grado “Griffini”
- giorno 05/05/2020
- secondo i seguenti orari:
dalle ore 8,15 alle ore 9,00 per la sezione A
dalle ore 9,00 alle ore 9,45 per la sezione B
dalle ore 9,45 alle ore 10,30 per la sezione C
dalle ore 10,30 alle ore 11,15 per la sezione D
dalle ore 11,15 alle ore 12,00 per la sezione E
dalle ore 12,00 alle ore 12,45 per la sezione F
dalle ore 12,45 alle ore 13,30 per la sezione G.
Scuola primaria “Andena”
- giorno 06/05/2020
- secondo i seguenti orari:
dalle ore 8,15 alle ore 9,15 per le classi prime
dalle ore 9,15 alle ore 10,15 per le classi seconde
dalle ore 10,15 alle ore 11,15 per le classi terze
dalle ore 11,15 alle ore 12,15 per le classi quarte
dalle ore 12,15 alle ore 13,15 per le classi quinte.
Scuola primaria “Bonaccorsi”
- giorno 05/05/2020
- secondo i seguenti orari:
dalle ore 8,30 alle ore 9,15 per le classi prime
dalle ore 9,15 alle ore 10,00 per le classi seconde
dalle ore 10,00 alle ore 10,45 per le classi terze
dalle ore 10,45 alle ore 11,30 per le classi quarte
dalle ore 11,30 alle ore 12,15 per le classi quinte.
Scuola primaria “Scotti”
- giorno 04/05/2020
- secondo i seguenti orari:
dalle ore 8,15 alle ore 9,15 per le classi prime
dalle ore 9,15 alle ore 10,15 per le classi seconde
dalle ore 10,15 alle ore 11,15 per le classi terze
dalle ore 11,15 alle ore 12,15 per le classi quarte
dalle ore 12,15 alle ore 13,15 per le classi quinte.
Modulistica obbligatoria: giustificativo per uscire di casa e presentarsi alla scuola in base alla normativa di Legge
DPCM e allegato del 26 aprile 2020.pdf
DPCM e allegato del 26 aprile 2020
- DPCM completo: DPCM_e_allegato_del_26_aprile_2020pdf_1
Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
b) i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
c) è fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;
d) è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera;
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse;
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
g) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie
esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle
rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione
Sportiva
;
h) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
i) sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la
presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, quali, a titolo d’esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività; l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose; sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
j) sono sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
k) sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l’infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o istituti comprensivi;
l) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;
m) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
n) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, ed è altresì consentito l’utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione, contestualizzate al settore della formazione superiore e della ricerca, anche avuto riguardo alle specifiche esigenze delle persone con disabilità, di cui al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL. Per le finalità di cui al precedente periodo, le università, le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e gli enti pubblici di ricerca assicurano, ai sensi dell’articolo 87, comma 1, lettera a), del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, la presenza del personale necessario allo svolgimento delle suddette attività;
o) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;
p) le amministrazioni di appartenenza possono, con decreto direttoriale generale o analogo provvedimento in relazione ai rispettivi ordinamenti, rideterminare le modalità didattiche ed organizzative dei corsi di formazione e di quelli a carattere universitario del personale delle forze di polizia e delle forze armate, in fase di espletamento alla data del 9 marzo 2020, ai quali siano state applicate le previsioni di cui all’art. 2, comma 1, lettera h) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020, prevedendo anche il ricorso ad attività didattiche ed esami a distanza e l’eventuale soppressione di prove non ancora svoltesi, ferma restando la validità delle prove di esame già sostenute ai fini della formazione della graduatoria finale del corso. I periodi di assenza da detti corsi di formazione, comunque connessi al fenomeno epidemiologico da COVID-19, non concorrono al raggiungimento del limite di assenze il cui superamento comporta il rinvio, l’ammissione al recupero dell’anno o la dimissione dai medesimi corsi;
q) sono sospese le procedure concorsuali private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero con modalità a distanza; per le procedure concorsuali pubbliche resta fermo quanto previsto dall’art. 87, comma 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e dall’art. 4 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22;
Lettera del Dirigente Scolastico
21 febbraio 2020: da più voci, prima dell’inizio dell’orario scolastico, vengo informata che “il Coronavirus è arrivato qui: Codogno e Casalpusterlengo tra i paesi interessati”. E adesso? Stupore e incertezza. Si riprende una sorta di normalità che verrà drasticamente bloccata di lì a breve. Zona rossa. Chiuso tutto.
Durante le vacanze di Carnevale – sirene delle ambulanze in sottofondo- insieme ad un gruppo di docenti mettiamo a punto una “didattica a distanza”, differenziata per ordine di scuola: abbiamo bisogno di riscrivere la quotidianità. Partiamo con la modalità asincrona proponendo materiali, attività, video e audio con lo scopo principale di comunicare ai nostri alunni “guardate che ci siamo, stiamo pensando a voi”. Nel frattempo, però, si sceglie la piattaforma per le videolezioni usufruibili anche da smartphone, perché lo sforzo maggiore è stato ed è ancora oggi quello di recuperare ogni singolo alunno, dare la possibilità a tutti di esserci. Si monitora il lavoro, si fanno prove per implementare la didattica a distanza sincrona. Dapprima nella scuola secondaria di 1^ grado e, man mano, nella Primaria e, in parte, anche nell’Infanzia. Si sente la necessità di ridurre le distanze e di tornare a vedersi e parlarsi. Ancora prima che luogo di trasmissione di contenuti, la videolezione è luogo d’incontro: ci sei? Noi ci siamo! “Prof. ma quando si torna?”, “Maestra poi ci vediamo ancora”. Ecco, i docenti della Primaria mi parlano della difficoltà del distacco: tutti i bambini che vogliono salutare e salutarsi con la promessa di rivedersi. La necessità di mettere in atto ritualità rassicuranti, così come nella scuola in presenza, ora diventa più stringente e necessaria.
Loro i bambini, loro i nostri pre-adolescenti hanno inconsapevolmente, ma fortemente motivato i docenti: nessuno si è tirato indietro, anzi. Tutti a scoprire, a sperimentare la didattica a distanza, a trovare soluzioni, a seguire regole comuni. Un “learning by doing” vero, efficace, continuo.
Già nel nostro istituto si lavorava con GSuite for Education: è stato così semplice pensare alla classe virtuale per tutti (Classroom) e alla piattaforma Meet per le videolezioni. Oltre, naturalmente, alle comunicazioni sul registro elettronico.
Sul sito della scuola, poi, sono state dedicate più sezioni per la DaD (didattica a distanza) in cui sono presenti informazioni, video-tutorial per alunni, docenti e genitori; specifiche indicazioni per ogni ordine di scuola; più sezioni con risorse presenti nel web quali audiolibri, tour virtuali, giochi didattici, video-lezioni; link a RaiScuola, Istituto Luce ed altro.
Una volta alla settimana il team docenti o il consiglio di classe si incontra su Meet per definire le attività, i tempi, la modalità di erogazione della DaD e il confronto su eventuali problemi nati nelle giornate precedenti. In genere nella scuola secondaria di 1^ grado sono almeno due i docenti in video-lezione. Sorprende quanto gli alunni, ad esempio, abbiano appreso subito le regole della nuova convivenza: togliere il microfono, per chiedere la parola bisogna scrivere sulla chat, si entra nella lezione all’orario prestabilito presentandosi in modo decoroso. Con le video-lezioni, poi, la scuola entra nelle case degli alunni, nelle loro camerette, in cucina, conosce fratellini, sorelline, animali da compagnia.
I nostri alunni collaborano efficacemente con i docenti. Un esempio: sono state proposte persino le “pillole di movimento”. La necessità di muoversi, seppur in spazi angusti e, comunque, in sicurezza ha fatto sì di reperire in casa oggetti per lavorare su schemi motori di base affrontati in videolezione con cucchiaio da cucina e pacchetto di fazzoletti; sull’equilibrio con cuscino e cucchiaio; sulla contrazione muscolare con salvietta e calzini arrotolati: alunni che propongono a tutta la classe degli esercizi e insieme al docente li eseguono e ne valutano l’efficacia.
Non possiamo dimenticare il notevole impegno dei genitori, dei rappresentanti di classe e d’istituto, dell’animatrice e del team digitale, dei docenti, di tutto il personale scolastico che ha fatto sì che ci riconoscessimo come vera comunità educante, favorendo così attività di monitoraggio, feedback, comunicazione senza le quali non saremmo riusciti a frenare i danni della nota emergenza.
Ed ora? Come si va avanti? Arrivati a questo punto, ci aspetta la chiusura dell’anno scolastico: valutazioni, scrutini, esami. Al di là delle legittime domande: come, che cosa valutare? Al di là del legittimo dubbio: si faranno scrutini ed esami a distanza? Rimane un clima di malinconica ineluttabilità: tutti quei riti di passaggio da un ordine di scuola all’altro, sottolineati da momenti di incontro, di festa, di scambio (e penso alla “patente di bravo pedone”, alla consegna del diplomino e del “tocco” all’infanzia; all’addio alle maestre e ai maestri nella scuola primaria, che è poi un arrivederci perché la scuola secondaria di 1^ grado è vicina) come potremo recuperarli nel loro valore e significato più profondo?
E penso ai futuri remigini.
E penso ai futuri alunni di prima secondaria di 1^ grado.
Penso alle loro paure, al loro smarrimento, catapultati in un ambiente sconosciuto (perché non abbiamo fatto in tempo a conoscerlo), tra persone sconosciute, con nuovi compagni, con nuovi orari e nuove ritualità. Ognuno al proprio banco.
Ma sarà davvero così? A settembre tutto ricomincerà con i tempi e i ritmi di sempre? Con le aule e con i banchi e la lavagna?
Ora come ora, non abbiamo elementi per poter dare una risposta.
Di sicuro, in presenza o a distanza, per settembre chiederò ai docenti di fare di tutto per recuperare almeno in parte quel rito di passaggio che è venuto meno, per studiare un’accoglienza adeguata. Mi immagino classi virtuali o in presenza in cui le docenti dell’Infanzia, nelle prime settimane, salutano i remigini lavorando con loro e insieme ai nuovi docenti della Primaria. Analogamente, magari per un tempo più breve, i docenti della Primaria affiancano i loro ex alunni e li presentano a quelli della Secondaria di 1^ grado. E stanno insieme.
Quando poi si riuscirà davvero a rientrare negli istituti scolastici per tutti (alunni e adulti della scuola) diventerà indispensabile trovare spazi e tempi per parlare delle proprie emozioni, delle proprie paure, del perché degli eventi, della precarietà dell’esistenza. Magari guidati da psicologi.
Ai miei alunni vorrei regalare momenti all’aperto per fissare l’orizzonte e recuperare e rimpossessarsi degli spazi lontani ed infiniti. L’emergenza sanitaria e la didattica a distanza ci hanno costretti a fare i conti con le quattro mura.
E quando sarà possibile: sfoderare sorrisi e abbracci reciproci.
In tutta questa vicenda a volte mi sembra di vivere come il sottotenente Giovanni Drogo, nel deserto dei Tartari, anche se spero di arrivare ad essere come la Babette Hersant che organizza il suo maestoso pranzo, una volta terminata questa pandemia.
Il dirigente scolastico
Pasqualina Lucini Paioni