Anatomia api


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Il corpo è bruno, peloso e di dimensioni diverse in base alle classi sociali ( regina, operaia o fuco)

L'addome è fornito di un pungiglione.

L'apparato boccale serve per lambire. ( lambire = leccare leggermente)

L'ape ha antenne brevi.

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Come tutti gli insetti, l'ape ha il corpo diviso in tre parti: testa, torace, addome.

Ha tre paia di zampe attaccate al torace e due paia di ali trasparenti, adatte al volo veloce.

Sul capo porta due antenne che funzionano come organi di senso e di tatto;


866_25.gif (29358 byte)Gli odori
La capacità di sentire gli odori delle api è simile a quella degli uomini ma con una importante differenza.


Grazie al fatto che i loro organi olfattivi sono sistemati sulle antenne che sono mobili, e non all'interno di cavità come nell'uomo (narici), sono in grado di capire anche dall'odore la forma degli oggetti.
Per loro, quindi, una goccia di miele ha un odore diverso da una strisciolina di miele.
Proprio per queste loro eccezionali capacità le api riescono ad effettuare, nell'oscurità dell'alveare, lavori di estrema precisione come la cura delle larve o la costruzione dei favi.
ha due occhi con migliaia di faccette che permettono all'insetto di vedere in ogni direzione.
 

866_65_78.gif (161605 byte)L'importanza dei colori

Le api non vedono i colori come noi: sono in grado di riconoscere il giallo, il verde, l'azzurro ma non distinguono il rosso.
In compenso, a differenza degli uomini, vedono perfettamente l'ultravioletto.

 

Gli ocelli sono piccoli occhi che l’ape ha nella parte superiore del capo.

Essi sono tre e sono disposti a triangolo; servono per vedere da vicino e nell’oscurità.

La bocca ha una forma adatta a "leccare" ed "aspirare" il nettare dai fiori ed è assolutamente incapace di mordere e tagliare a differenza delle cugine vespe o dei cugini calabroni.
Non è vero, quindi, che le api possono danneggiare la frutta bucandone la buccia come alcuni credono.


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L’ape non respira attraverso la bocca, ma per mezzo di alcuni forellini posti sull’addome e sul torace, detti stigmi.

Questi stigmi sono messi in comunicazione con le trachee le quali conducono l’aria inspirata dall’ape fino ai “sacchi aerei”, specie di polmoni, di cui sono dotati questi insetti.

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Come le api si orientano durante il volo ?

L' ape, come generalmente tutti gli insetti, vede, per mezzo dei suoi occhi faccettati, il cielo diviso in otto zone; in una di queste zone vede anche il sole.

Al momento di lasciare l'arnia, l'ape operaia osserva attentamente in quale zona dell'occhio lo vede.

Durante il volo, poi, l'ape può cambiare direzione e perciò il sole le appare successivamente attraverso diverse zone del suo occhio.

Per ritornare all'alveare, essa ricorda attraverso quale zona del suo occhio il sole era visibile al momento della partenza e allora continua a cambiare direzione di volo finché non lo inquadra di nuovo in quella zona; invertendo la direzione ritorna.



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L'ape è fornita di un apparato boccale che ha in fondo la ligula che termina con un bottone peloso adatto ad assorbire il nettare dei fiori.

Su ogni zampa posteriore ha un cestello vuoto e una spazzola. Con le spazzole accumula il polline dei fiori nei cestelli che, dopo molte ore di lavoro, si riempiono e l'ape torna all'alveare per deporre il polline in apposite cellette.

In primavera, l’ape vive dalle 4 alle 8 settimane, in quanto lavora incessantemente. Nella stagione invernale la sua vita può prolungarsi da 5 a 7 mesi.

Le api sono fornite di un pungiglione che si trova in fondo all'addome ed è collegato con una ghiandola velenifera. Quando l'ape deve difendersi da un nemico gli inietta il veleno per mezzo del pungiglione e dopo aver punto il nemico, l'ape perde il pungiglione e poco dopo muore.

Le api passano di fiore in fiore e succhiano il nettare con la ligula.


L'ape punge per difendersi !

L'addome non ha appendici (zampe o ali), contiene il tubo digerente e vari organi. In fondo all'addome si trova il pungiglione, l'arma di difesa delle api.
api_w056.jpg (22091 byte) Ha una forma particolare, a doppio seghetto con i denti rivolti in avanti.
Quando l'ape punge, a causa di questa forma, spesso il pungiglione rimane conficcato nei tessuti della vittima e l'ape muore. Non succede così quando l'ape punge altri insetti perchè la loro "pelle", che è poco elastica, non trattiene il pungiglione.
Le api pungono solo per difendere la loro famiglia o loro stesse, non sono affatto insetti aggressivi e litigiosi.
Il loro corpo non ha, come il nostro, uno scheletro:
è sorretto e protetto da una specie di corazza, la cuticola.

 

Ape guardiana

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Il dolce liquido viene inghiottito e arriva nella sacca melaria, dove viene trasformato in miele.

Dopo aver visitato circa mille fiori, l'ape riempe la sacca melaria e torna all'alveare per rigurgitare il nettare in apposite cellette.

Quando l'ape ha fame fa passare nel suo intestino un po’ di miele.

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Le api vivono in società; in essa ogni essere ha un compito preciso.

C'è un'ape regina, ci sono pochi maschi chiamati fuchi e ci sono migliaia di api operaie.

Allo stato selvatico le api vivono di preferenza nel cavo di un albero.

Allo stato domestico vivono nell'alveare costruito dall'uomo.